Cura delle vie di comunicazione: risanamento stradale

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Cura delle vie di comunicazione: risanamento stradale

Gli ingorghi piacciono, altrimenti non vi parteciperebbe tanta gente. (Pino Caruso)

La strada è un’infrastruttura che ha origini antiche, ma negli ultimi anni l’aumento di automobili e il maggior utilizzo di automezzi pesanti per il trasporto delle merci, hanno contribuito sostanzialmente al deterioramento del manto delle strade. Ecco perché sempre più spesso si rende necessario il risanamento stradale.

Strade … la partenza

La più antica strada lastricata + stata trovata in Egitto, a sud ovest del Cairo. Datata al periodo tra il 2600 e il 2200 a.C. e lunga 12 km, fu costruita per facilitare il trasporto di pesanti pietre da una grossa cava fino alla riva di un antico lago che durante il periodo delle piene era collegato al fiume Nilo.

Comunque, in origine le strade erano sentieri che permettevano il passaggio di persone a piedi e animali. Successivamente vennero utilizzati mezzi di trasporto trainati da animali e carri, che resero necessario il primo “risanamento stradale”: i sentieri vennero allargati e rese più facilmente riconoscibili e percorribili realizzando un fondo solido, ben battuto.

Alcuni attribuiscono l’attuazione della prima rete stradale a Dario, re persiano, nel 500 a.C. per collegare le capitali del suo impero, ma anche per ragioni economiche e culturali.

Strade romane

Fra le costruzioni romane più longeve e che hanno influenzato la storia, le strade hanno un posto di rilievo. I romani costruirono un’eccezionale rete stradale di 80.000 km, in un’area che si estende oggi a 30 nazioni. Non siamo sorpresi che già nell’antichità le strade romane fossero considerate dei veri e propri monumenti.

“Tutte le strade portano a Roma” (proverbio popolare italiano)

L’origine di questo proverbio è riconducibile alla rete stradale dell’antica Roma. Molte di quelle strade sono conosciute e percorse ancora ai nostri giorni.

  • L’Appia, la “regina viarium” (regina delle strade), che collegava Roma a Brindisi, porto per l’Oriente.
  • La Salaria e la Flaminia, a est verso l’Adriatico, i Balcani, le regioni del Reno e del Danubio.
  • L’Aurelia, a nord verso la Gallia e la Penisola Iberica.
  • L’Ostiense, verso Ostia, porto per l’Africa.

Queste strade partivano da Roma, logicamente prese nel senso opposto “portavano a Roma”.

Progressi nella progettazione e costruzione delle strade

Le strade nell’epoca preromana erano perlopiù sentieri battuti difficilmente percorribili perché polverosi nella stagione secca, e pieni di fango nella stagione delle piogge. Sfruttando il percorso di questi sentieri, effettuando una sorta di risanamento stradale, i romani costruirono strade solide e belle.

Metodo

Dopo aver definito il tracciato, si effettuava il lavoro di scavo tracciando due solchi paralleli. Di solito la parte carrabile era di 4 metri, ma aveva una larghezza maggiore nelle curve. Si otteneva una fossa togliendo la terra fra i due solchi.

Una volta raggiunto lo strato di terra più solido, la fossa veniva riempita con tre o quattro strati di materiali: grosso pietrame o pietrisco, ciottoli o pietre e ghiaia compressa o pietre frantumate. Le strade lastricate, comunque, erano oggetto di ammirazione degli antichi.

Durabilità

Sia il metodo che i materiali usati per fare la fondazione e per la superficie delle strade, le hanno rese infrastrutture durabili nel tempo. Comunque, un elemento determinante era un efficiente sistema di drenaggio.

La strada aveva una forma leggermente curvata, a schiena d’asino, che facilitava il deflusso dell’acqua, ma era anche più alta rispetto alle zone confinanti. Proprio da questa caratteristica deriva la parola inglese “highway”, letteralmente “via alta”.

Strade moderne

Come le strade romane anche quelle moderne sono costituite da tre “strati” principali:

Il manto

Ha la funzione di proteggere la struttura della strada dal deterioramento dovuto al traffico e all’ambiente.

La struttura

Ha la funzione di trasferire il carico del manto all’ultimo strato della strada, il sottofondo.

Il sottofondo

Può essere formato sia dal materiale presente in loco, che da materiale portato da altri siti. Il materiale che costituisce il sottofondo determinerà il tipo di struttura della pavimentazione al fine di evitare deformazioni della strada.

Necessità del risanamento stradale

La mole di traffico su ruota e le condizioni ambientali rendono necessario il risanamento stradale.

Condizioni ambientali

Il continuo contatto con i raggi ultravioletti solari provoca un indurimento, e di conseguenza una perdita di elasticità, del bitume che costituisce l’asfalto. A causa delle fessure che si creeranno in seguito alla perdita di elasticità, il manto stradale si deteriorerà in modo sempre più evidente e veloce a causa delle infiltrazioni dell’acqua.

Traffico

Il passaggio di numerosi autoveicoli forma dei solchi nella struttura della strada. Più il veicolo è grande e pesante più gli effetti del suo passaggio sono evidenti e permanenti. Si formano crepe sempre più profonde che lasciano penetrare l’acqua nella struttura della strada. L’azione dell’acqua ammorbidisce questo strato riducendone la resistenza.

Il bitume si separa dall’aggregato dell’asfalto, le parti fini del materiale del manto stradale escono dalle crepe lasciando dei vuoti nella pavimentazione con conseguenti formazioni di buche. Queste conseguenze sono ancora più gravi in inverno con la formazione del ghiaccio.

Manutenzione stradale “superficiale”

Risanamento stradale

Si effettua la manutenzione stradale evitando infiltrazioni d’acqua all’interno della struttura stradale. Si provvede quindi a mantenere impermeabile il manto stradale e un buon sistema di drenaggio che non permetta all’acqua di ristagnare sul ciglio della strada. Le crepe devono essere sigillate per evitare infiltrazioni.

A tale scopo possono essere usati trattamenti di nebulizzazione d’emulsione bituminosa o impermeabilizzanti d’emulsione e graniglia. Questi metodi sono validi per il deterioramento dovuto alle condizioni ambientali. Comunque, per il deterioramento dovuto al traffico è necessario un intervento di risanamento stradale più profondo.

Risanamento stradale “in profondità”

Solitamente è la struttura della strada a deteriorarsi e non i materiali che la compongono. Quindi, anche se sarà necessario rimuovere l’asfalto, si dovrebbe cercare di recuperare al massimo la pavimentazione esistente. Per il risanamento stradale strutturale si valuteranno diverse possibilità:

Rifacimento totale:

Nei casi in cui il risanamento e miglioramento richiedano variazioni notevoli dell’allineamento della strada, spesso la soluzione migliore è il rifacimento totale, specialmente in zone di traffico elevato.

Strati supplementari:

In alcuni casi la soluzione è il rivestimento di asfalto di elevato spessore. Vengono posati strati supplementari sulla parte alta del manto stradale esistente.

Riciclaggio:

Si crea uno strato spesso, omogeneo e resistente nella struttura della pavimentazione con materiali riciclati. A questi spesso si aggiungono sostanze stabilizzanti.

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